Chi ha aderito all’Italia dei Valori crede fortemente in questo
partito e nell’ideologia legalitaria, di uguaglianza e di giustizia che
lo contraddistingue. Questo partito è stato soprattutto per
i più giovani un faro di speranza negli anni berlusconiani, un
appiglio, ma anche un conforto ed un spinta reazionaria rispetto alle
ingiustizie normalizzate del nostro tempo.
Il leader e fondatore del partito per quanto ci riguarda non può
che essere Antonio Di Pietro, nei confronti del quale in questi giorni è
stata intrapresa una campagna diffamatoria che è stata ampiamente
smentita con sentenze e visure catastali che dimostrano l’inesattezza e
la malafede nelle informazioni fornite. (riscontrabile sul blog di Di
Pietro).
E’ stata fatta pagare l’attività di rottura del sistema posta in atto dall’Italia dei Valori negli ultimi anni. Ci viene in mente l’opposizione al Lodo Alfano, alle leggi ad personam di Berlusconi, la strenue ricerca di verità sulla trattativa stato-mafia,la costante richiesta di lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, i referendum su nucleare,acqua pubblica, art. 18 e lotta alla casta. Il mancato accordo con il PD!?
E’ stata fatta pagare l’attività di rottura del sistema posta in atto dall’Italia dei Valori negli ultimi anni. Ci viene in mente l’opposizione al Lodo Alfano, alle leggi ad personam di Berlusconi, la strenue ricerca di verità sulla trattativa stato-mafia,la costante richiesta di lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, i referendum su nucleare,acqua pubblica, art. 18 e lotta alla casta. Il mancato accordo con il PD!?
Noi rappresentiamo una parte del gruppo giovanile IDV in Puglia,
che con l’impegno e il sacrificio personale abbiamo intrapreso questo
percorso, non possiamo tuttavia sorvolare su alcuni problemi interni del
partito che hanno fatto proliferare soggetti incompatibili con l’Italia
dei Valori.
Per ogni simpatizzante, militante, dirigente, consigliere e
deputato che ha rinunciato ad una parte della propria vita privata per
ritagliare e ritagliarsi una speranza per il proprio futuro, ce ne sono
sempre stati altri che hanno vanificato questo lavoro.
Alcuni dei dirigenti che sfruttando anche il sistema del
tesseramento con esborsi di soldi e altri meccanismi hanno ricoperto
ruoli all’interno del partito e ne hanno sfruttato il ruolo per
ostacolare la crescita,pilotando fino ad un certo punto determinate
elezioni,facendo eleggere persone che con Idv non hanno nulla a che
fare. Per questo motivo nell’Italia dei Valori si è creato un doppio
binario, uno più movimentista che ha sempre saputo recepire e declinare a
livello territoriale la politica nazionale ed un altro nel quale le
ambizioni personali hanno avuto la meglio sull’impegno ed il rispetto
dei principi ispiratori del partito.
Le difficoltà di questi giorni stanno facendo emergere queste differenze ed ora proprio coloro che vedono sfumare la possibilità di poter governare col PD, magari occupando ruoli ministeriali, puntano il dito contro Di Pietro, chiedendo che si faccia da parte.
Le difficoltà di questi giorni stanno facendo emergere queste differenze ed ora proprio coloro che vedono sfumare la possibilità di poter governare col PD, magari occupando ruoli ministeriali, puntano il dito contro Di Pietro, chiedendo che si faccia da parte.
Non riteniamo che il partito sia al capolinea, anzi, questa sarà
l’occasione giusta per “ripulire la piscina” per poter ripartire con una
qualità migliore e più incisivi di prima.
Ma per far ciò sono indispensabili alcuni cambiamenti che possano
contemperare la struttura partitica con l’azione “movimentista” e quindi
noi auspichiamo:
1. Candidature per le elezioni sia politiche che amministrative tramite curriculum on line dai quali possa emergere l’attività realmente svolta e se questa sia coerente con i principi dell’Italia dei Valori;
2. Il rispetto delle regole dell’ultimo Ufficio di Presidenza soprattutto attraverso una maggiore trasparenza dei fondi affidati ai vari gruppi consiliari regionali.
3. Istituzione di un nucleo di garanti sui tesseramenti e sui candidati.
1. Candidature per le elezioni sia politiche che amministrative tramite curriculum on line dai quali possa emergere l’attività realmente svolta e se questa sia coerente con i principi dell’Italia dei Valori;
2. Il rispetto delle regole dell’ultimo Ufficio di Presidenza soprattutto attraverso una maggiore trasparenza dei fondi affidati ai vari gruppi consiliari regionali.
3. Istituzione di un nucleo di garanti sui tesseramenti e sui candidati.
Ora siamo ad un bivio: continuare ad acuire la divergenza tra
l’attività politica nazionale e territoriale, votandosi quindi ad
uniformarsi ai restanti partiti e scomparire, oppure affidarsi a gente
non solo incensurata, ma soprattutto capace, trasparente e coerente.
In questa attività l’unico che può traghettare il partito rimane Antonio Di Pietro, iniziando egli stesso ad eliminare il suo nome dal simbolo così come lui stesso ha ribadito più volte ed evitando di candidare impresentabili, questo sarebbe il primo passo per avviare una sana ristrutturazione del partito per poi continuare sulla linea alternativa che possa anche conciliare le associazioni e la società civile. In merito a questo sarebbe utile che Luigi de Magistris, nei confronti del quale nutriamo profonda stima, possa una volta per tutte chiarire quale sia la sua posizione riguardo l’Italia dei Valori e se egli voglia contribuire internamente a ristrutturare il partito con un lavoro concreto adoperandosi come ha fatto in tutti questi anni il Presidente Di Pietro. A poco servono, invece, le dichiarazioni rese di giorno in giorno che alimentano solo caos ed incertezze.
Non avvaleremo la strada proposta da Donadi, anzi, sarebbe auspicabile che lo stesso porga delle scuse alla base del partito per gli atteggiamenti e le affermazioni poco costruttive avute nei confronti di Di Pietro e quindi della base IDV. Non è sicuramente l’alleanza con il PD, senza accordi sul programma, che potrà risollevare le sorti di questo partito. Noi giovani ci siamo,sempre più determinati a costruire questo nuovo percorso e come dice sempre Antonio Di Pietro : “La riva è lontana ma tu non ti lamentare, nuota, nuota e non ti stancare”.
In questa attività l’unico che può traghettare il partito rimane Antonio Di Pietro, iniziando egli stesso ad eliminare il suo nome dal simbolo così come lui stesso ha ribadito più volte ed evitando di candidare impresentabili, questo sarebbe il primo passo per avviare una sana ristrutturazione del partito per poi continuare sulla linea alternativa che possa anche conciliare le associazioni e la società civile. In merito a questo sarebbe utile che Luigi de Magistris, nei confronti del quale nutriamo profonda stima, possa una volta per tutte chiarire quale sia la sua posizione riguardo l’Italia dei Valori e se egli voglia contribuire internamente a ristrutturare il partito con un lavoro concreto adoperandosi come ha fatto in tutti questi anni il Presidente Di Pietro. A poco servono, invece, le dichiarazioni rese di giorno in giorno che alimentano solo caos ed incertezze.
Non avvaleremo la strada proposta da Donadi, anzi, sarebbe auspicabile che lo stesso porga delle scuse alla base del partito per gli atteggiamenti e le affermazioni poco costruttive avute nei confronti di Di Pietro e quindi della base IDV. Non è sicuramente l’alleanza con il PD, senza accordi sul programma, che potrà risollevare le sorti di questo partito. Noi giovani ci siamo,sempre più determinati a costruire questo nuovo percorso e come dice sempre Antonio Di Pietro : “La riva è lontana ma tu non ti lamentare, nuota, nuota e non ti stancare”.
Sottoscrittori del documento
Luciano Pisanello, coordinatore regionale giovani e consigliere comunale di S. Giorgio J.(Ta)
Marco Scrimieri, coordinatore giovani Provincia di Lecce
Giovanna Semeraro, coordinatrice giovani Provincia di Brindisi
Giuseppe Papagni, coordinatore giovani Provincia di BAT
Marco Scrimieri, coordinatore giovani Provincia di Lecce
Giovanna Semeraro, coordinatrice giovani Provincia di Brindisi
Giuseppe Papagni, coordinatore giovani Provincia di BAT